venerdì 5 febbraio 2010

la nausea



ok. basta classifiche, stavolta basta davvero.

scrivo lo stesso perché oggi sto male e quando uno sta male e rimane a casa ha il diritto di non lavorare e quindi, per esempio, di scrivere sul suo blog su cui non scrive ormai da tempo. in realtà la realtà è un po' diversa. perché anche quando non sto male e posso lavorare io di solito tendo a non muovermi da casa, e poi perché oggi, nonostante il malanno che mi costringe a stare a casa, un po' lavorerò, in ogni caso. si può fare, se una parte del proprio lavoro è leggere libri. quindi finirò di leggere questo romanzo di cesare de marchi che nei prossimi giorni recensirò per europa, questo la vocazione scritto bene, un po' old fashion e per ora un po', tocca dirlo, povero di sensi. vedremo che ne sarà, dopo l'ultima pagina.

sto male, dicevo. ma male male? no. influenza. ce l'ha avuto il babbo, ce l'ha avuta la mamma e ce l'ha avuta pure mia cognata. non ci vivo più con loro, però basta poco, basta una visita veloce veloce per farsi montare le spazzole (e non le spatole, come riteneva fino a poche settimane fa un mio vecchio amico di vostra conoscenza) dei tergicristalli dal genitore a cui sempre è spettato questo genere di cose, bastano dieci minuti e il virus ti si accozza addosso e non ti lascia scampo.
influenza, quindi. quella col vomito e tutto il resto? quella. ma senza vomito e tutto il resto, per il momento. una volta nella vita voglio pretendere dal mio sì deperibile corpo una resistenza fiera e ostinata: voglio sintomi lievi, nausea ma non vomito, un po' di giramento di palle ma non tutto il resto.

di che vogliamo parlare, allora? di poco, di poco, che ve l'ho detto che sto male, e quando uno sta male non c'ha mica voglia di stare a discutere per ore di questo o di quello, e manco di scriverne, se è per questo. quindi, buttiamola un po' sulla musica. perché certo, una settimana fa è morto uno dei più grandi scrittori del novecento e probabilmente uno dei più influenti nella storia della mia vita, ma dopotutto ho già detto la mia sul giornale, e volendo la trovate pure su internet, perciò niente salinger, pace all'anima sua.

musica. bene. una parola su un disco uscito da un paio di settimane e che dovreste ascoltare. è end times degli eels (qui trovate una recensione del bravo gabriele benzing su ondarock), ed è un bel disco. cantautorato quasi puro, mr e che concede poco al rock e al blues e si avvicina dalle parti di lou barlow e del dylan di blonde on blonde. una specie di concept album su questa tizia che deve averlo appena lasciato, ma ad appena sette (sette? più o meno) mesi di distanza da hombre lobo questo grado di qualità non era da dare per scontato.

quanto ai concerti, invece, cominciate a venire domani al norman a sentire gli zen circus. suonano bene, da un po' hanno deciso di incrociare il loro rock folkettone a liriche italiane e non più inglesi, e poi c'è questa canzone fatta con nada che impreziosisce il loro ultimo album.

poi - non prima di vecchioni a foligno il 19 febbraio ed elio ad assisi il 22 - c'è un marzo di fuoco, che per me finirà con la partenza alla volta della capitale dell'impero. vado a new york, già. ma questa è un'altra storia, e non ve la racconto, o non adesso.
marzo, dicevo. piazzoli e compagnia hanno pensato di fare una specie di rassegna di nuova musica d'autore italiana alle quattro torri. proprio così, alle quattro torri. pare che ci sia un auditorium fico, e ci fa suonare brunori sas (il 18) e dente (il 25). anche qualcun altro, ma non so ancora chi né quando.
sempre a marzo parte il tour degli afterhours nei teatri. non dovrebbe essere male, e ci sono una manciata di date piuttosto vicine: ascoli (il 3), bologna (il 10), firenze (il 20), roma (il 23) e cesena (il 27).
il 12, invece, c'è moltheni che suona a roma, a radio rai 2. chissà se l'ingresso è aperto al pubblico. eh, patti? tu potresti andarci ma non ci vai, scommetto.
infine, il sorprendete tour da solista di phil selway, noto per essere il formidabile batterista dei radiohead. a breve uscirà il suo album (a cui hanno collaborato glenn kotche e pat sansone dei wilco, non so se mi spiego), e ha deciso di lanciarlo con un piccolo giro d'europa. il bello è che questo giro se lo farà quasi tutto in italia: il 28 marzo è a firenze, il 30 a bologna e il 31 a roma (sono solo le date più vicine a perugia, freghi). ma io il 29 parto, e me lo perdo. dannazione.

poi ci sarebbe il capitolo wilco, coi loro concerti tra italia e spagna di fine maggio. ma ne riparleremo tra un po', che ora s'è fatto proprio tardi, e devo chiamare la chiara per dirle di riportarmi una scatola di plasil, quando torna dal lavoro.