Se io avessi un po' del potere di Stalin, non lo sprecherei nel mettere un bavaglio agli scrittori dotati di fantasia. Imbavaglierei quelli che scrivono sugli scrittori dotati di fantasia. Vieterei ogni pubblica discussione di letteratura su giornali, periodici e riviste accademiche. Vieterei ogni lezione di letteratura in ogni scuola elementare, superiore, college e università del paese. Dichiarerei illegali i gruppi di lettura e le chat sui libri di Internet, e metterei dei poliziotti nelle lirberie per essere sicura che nessun commesso parlasse mai di un libro a un cliente, e che i clienti non si azzardassero a parlare tra loro. Lascerei il lettore solo con i libri, a vedersela con loro. Farei questo per tutti i secoli che sarebbero necessari per disintossicare la società dalle vostre velenose assurdità.
Amy Bellette
da "Il fantasma esce di scena", del non premio Nobel Philip Roth
insomma, quante ragioni ha, questa vecchia donna?
giovedì 9 ottobre 2008
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4 commenti:
Mi inchino!!! Però se avessi messo bavaglio al posto di bagaglio.... A presto!
guarda che la versione originale diceva proprio bagaglio. "luggage", per la precisione. scherzo. correggo subito.
take care
probabilmente molte, in un mondo ideale che non ha niente a che fare con quello degli esseri umani. la gerarchia in qualche modo ci deve essere per sopravvivere. immagino che ciò c'entri con l'assegnazione del premio nobel...
no, non direi che c'entra. c'entra col fatto che ho appena letto questo libro, e tra uno dei lavori che faccio c'è proprio quello dello speculatore letterario, anche se cerco di ricorrere sempre a una speculazione spicciola, utile, se possibile pratica. e poi son davvero dubbi, quelli che fa venire, non era retorica la mia domanda in coda.
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