martedì 25 dicembre 2007
war is over (comme, no?)
e buon natale, per quel che significhi.
venerdì 21 dicembre 2007
with hope in your heart
che volevo.
liverpool-inter, ottavi di finale di champions league.
fascino estremo. la partita.
bene.
giovedì 20 dicembre 2007
ciao sono io
certo, se poi uno dei due al telefono chiede all'altro di far lavorare una certa ragazza in modo che un certo senatore a lei molto vicino possa fare il salto della quaglia e far cadere il governo, allora le cose un po' cambiano.
comunque...
http://espresso.repubblica.it/multimedia/1471644?flv=true
evelina manna
elena russo
mercoledì 19 dicembre 2007
imminenti
non dovrebbe essere uno scherzo.
e il pensiero mi mette di buon umore.
venerdì 14 dicembre 2007
asia. torino
ma cos'è il dub, esattamente?
reggae più lento, pieno di bassi, cupo di una cupezza densa, che sa di fosca penombra.
le dancehall, i dreadlocks e tutto il resto.
non che questi signori si occupino solo di questo genere di musica.
non che io li conosca troppo bene.
ma domani, al norman, saranno un piccolo evento.
all'urban, verso il meuri, verso il pampa, suoneranno invece gli statuto.
anche dieci anni fa, verso il meuri, verso il pampa, ma ancor di più verso il meuri e verso il pampa, suonarono gli statuto.
io pure.
ma questa è una storia già raccontata.
e noi, giovane popolo della notte perugina, interpellato a ogni pie' sospinto dalle arrembanti troupe televisive del belpaese in cerca di conferme alle loro tesi mormoniche, noi c'andremo, da una parte o dall'altra, o cosa?
o saliremo sulle nostre macchine e cominceremo a risalire la penisola fino a che non incroceremo, da qualche parte nei pressi dell'appennino, il finalmente di ritorno injejer, per scortarlo alla di lui magione?
oppure no, invecchieremo ancora di più e non ci smuoveremo dai nostri deschi?
lascia perdere johnny è un bel film.
l'album dei subsonica è un bell'album dei subsonica. ma microchip emozionale era un'altra cosa.
faulkner si prepara a salutarmi, e mi darà un dolore.
e si continua a litigare per recoba. un ottimo modo per sentirsi vivi.
take care
(e naturalmente non ho parlato, non ho speso neanche una parola per gli operai di torino, perché non serve, non sarei all'altezza, direi degno, come nessuno d'altronde, come nessuna parola aggiungerebbe un qualsiasi valore a quel che già di per sé dice tutto, perché è una vecchia storia, purtroppo è una terribile vecchia storia)
mercoledì 12 dicembre 2007
martedì 11 dicembre 2007
Penso che sia stato quello
[...]
"Ci ho pensato. A perché il babbo non sparò al colonnello Sartoris. Penso che sia stato per via del suo sangue francese".
"Sangue francese?" disse Christmas. "Ma anche i francesi si arrabbieranno quando uno gli ammazza il padre e il figlio lo steggo giorno, no? Mi sa che tuo padre era religioso. Diventato predicatore, magari".
Per un po' lei non rispose. Le lucciole vagavano; da qualche parte un cane abbaiò, morbido, triste, lontano. "Ci ho pensato" disse lei. "Era finito tutto, ormai. L'ammazzare in uniforme e con tanto di bandiere, e l'ammazzare senza uniformi e senza bandiere. E non è servito mai, né allora né dopo, a qualcosa di buono. Mai. E eravamo forestieri, stranieri, che la pensavano diversamente da quelli nella cui terra eravamo entrati senza che nessuno ce l'avesse chiesto o ci volesse. E lui era francese, mezzo francese. Abbastanza francese da rispettare in chiunque l'amore per la terra dove lui e i suoi erano nati, e da capire che uno non poteva fare a meno di agire come la terra dov'era nato l'aveva educato a agire. Penso che sia stato quello".
[...]
William Faulkner, Luce d'agosto
sabato 8 dicembre 2007
esteta
e poi, stanotte ho sentito i tuoni più forti mai esplosi sulla faccia della terra. a un certo punto ho pensato che non ci fossero troppi motivi per ritenere che non si trattasse dell'avvento dell'apocalissi. poi, per fortuna, è tornato il sonno.
venerdì 7 dicembre 2007
light in december
la fiera, invece, è quel che era un anno fa, e suppongo nelle altre edizioni. poca gente, ieri, che il giovedì chi volete che ci vada, a un mercato di libri? le scuole, più che altro, e qualche giornalista senza un cazzo da fare. a proposito, oggi è uscito un mio pezzo al riguardo su europa. chi volesse... oggi sarà una toccata e fuga, a portare un po' di materiale promozionale per il centro studi e nient'altro. che poi si riparte alla volta di perugia, nella smart di bozzi che martedì m'ha ospitato per mezz'ora almeno nel posto che nel migliore dei casi dovrebbe essere del cane (da caccia, magari). nasic di fianco a leopardo, che imprecava temendo arresti e sequestri. io, invece, mi sentivo già le ossa fracassate da un romano sbadato che faceva entrare il muso del suo pick-up nella nostra scatoletta rossa a quattro ruote.
ora vado.
a presto
lunedì 3 dicembre 2007
alla fiera dell'eur, per un soldo
io sono reduce da un acquazzone e da un weekend a basso tasso di trasgressione. però ho avuto il privilegio di cenare insieme al meuri e ala su' frega. che non è poco.
giovedì, invece, inizia la fiera delle piccola e media editoria all'eur. mi toccherà farci un salto, ad accompagnare gli allievi del corso in editoria iniziato lunedì scorso. sarà delirante e divertente, suppongo, come sono di solito le fiere. vi saprò dire.
ora basta.
buon inizio settimana.
e non guardate, mai e poi mai, cento chiodi, l'ultimo film di ermanno olmi. insostenibile.
martedì 27 novembre 2007
cumpleaños
a queste pagine, credo, devo essere grato.
statemi bene.
venerdì 23 novembre 2007
fiumani di parole
ecco, telegraficamente: federico fiumani.
chi è costui?
chiedetelo a francesco bernardini.
e chi è quest'altro costui?
le cose si complicano.
allora date un'occhiata al sito http://www.diaframma.org/
risolverete almeno una delle due questioni. francamente la più importante
riassumendo in breve, i diaframma sono una band fiorentina che negli anni 80 andava per la maggiore nel misero panorama del rock italiano. fiumani ne è il leader incontrastato. su di lui si è sviluppato una sorta di piccolo culto. che coltiva continuando a suonare, e, da un po' di tempo, scrivendo. per questo domani sarà a perugia. prima, verso le cinque del pomeriggio, a presentare la sua autobiografia "brindando con i demoni" alla libreria la porta, a porta pesa. poi, verso le undici, a suonare, al loop.
vedete quel che potete fare. io, immagino, ci sarò in entrambe le occasioni. almeno per un po'.
e poi stasera, sempre al loop, tale the niro. romano de roma che canta in inglese, e per questo dà fastidio. ma prinz dice che è un fenomeno, e in giro se ne parla molto bene. io ho ascoltato al volo qualcosa, non sembra affatto male. probabile che meriti un salto. io, in ogni caso, sarò in centro. sentiamoci.
take care.
mercoledì 21 novembre 2007
metti in sesto il palinsesto
va beh.
mentre la matassa thrilling continua ad aggrovigliarsi sempre di più, con africani che vanno e africani che vengono, io mi godo gli ultimi due giorni di romanità prima del ritorno al paesello, da dove manco ormai da una ventina di giorni. ho già un paio di cose da proporvi per sabato, sarò più preciso tra domani e venerdì. si tratta di fiumani, comunque. qualcuno già capirà.
ora a lavorar, che è ora.
venerdì 16 novembre 2007
gira la palla
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh_AQ0evJTlHhXvb9NCXedJqoVU4oz4KpZK1oBGeYDv7XHNVyOXTzIeOTOig6hx_lvEJ1209pvHACa2ZsmJcB2tQQtA5DfQpNiPAistx8R8nQ4K3o6e5icdSR72PKfgIVOHlhUeVk0O8cOv/s320/knut.jpg)
ricordate l'orsacchiotto bianco rimasto orfano lo scorso anno allo zoo di berlino? knut. eccolo qua. è meraviglioso.
oggi intervista a vecchioni su europa. mia.
questa settimana niente perugia. tra un paio d'ore arriva chiara, che rimane fino a mercoledì per un congresso.
domani spero di andare al circolo degli artisti a vedere il concerto degli okkervil river. vi farò sapere.
qualcuno di voi prende l'abc sul satellite?
statemi bene.
mercoledì 14 novembre 2007
l'articolo (è vero, avevo detto che non se ne sarebbe parlato più)
martedì 13 novembre 2007
sono locchi
domenica scorsa, l'altroieri, sul corriere dell'umbria è uscito un mio commento sulla campagna infamatoria dei media nazionali contro perugia. un commento vero e proprio, che partiva dalla prima pagina. roba scritta con foga e voglia di fare giustizia, forse non esattamente il miglior pezzo che avrei potuto scrivere, in ogni caso equilibrato, lucido. un po' retorico, quanto necessario. insomma, pubblicano il pezzo e durante il giorno m'arrivano un paio di messaggi di complimenti da questo o quell'altro. grazie per aver difeso perugia, dicevano. a un certo punto, ero di ritorno dalla mia gita nella splendida padova con boosta, squilla il telefono. numero sconosciuto. rispondo nel momento in cui inizia il tratto del verghereto. "pronto, parlo con giovanni dozzini?" "sì" "sono locchi" "ah" "sono renato locchi, sindaco di perugia". e poi via a parlare per cinque minuti del mio articolo, a ringraziarmi e complimentarsi, a dire che gli avevo aperto gli occhi e fatto capire che le istituzioni dovevano prendere posizione pubblicamente contro questa gogna mediatica. che questa posizione l'avrebbe presa l'indomani, in una conferenza stampa in cui avrebbe insistito su alcuni dei punti che avevo trattato io nell'articolo. beh, la storia è bula. dal vivo potrò raccontarvi anche qualche retroscena ulteriore sulla telefonata. ma intanto se il pezzo è servito a far smuovere il comune già ha fatto qualcosa di quel che si era prefisso. invece ieri, da vespa, altra puntata ignobile della telenovela "vieni a sballarti a perugia". con un manipolo di ventenni meridionali in cardigan, minigonna o giacca e cravatta che confermavano quanto sconveniente sia quel che sta succedendo a perugia di questi tempi. e lui, vespa, a incalzarli: "ma avete mai visto qualcuno che dopo essersi fatto uno spinello è diventato particolarmente violento? eh? eh?". come se poi le loro testimonianze avessero valore scientifico. quell'uomo è un impostore dell'informazione. fortuna la giannini, rettore della stranieri, donna molto in gamba, ragionevole e preparata. domani, tra l'altro, da qualche parte alla stranieri ci sarà beppe severgnini, che sul corriere della sera di domenica (in contemporanea con me, sì) ha scritto un gran bel commento in difesa di perugia. vi consiglio di procurarvelo. infine, sempre ieri sera, pure matrix si rioccupava di noi. e, sorprendiamoci pure, c'era de megni che ha detto cose molto sensate, più o meno quelle che avrei detto io se fossi stato al posto suo. lo rivalutiamo?
va bè, credo che la storia per il momento possa considerarsi chiusa. almeno su questo blog.
take care
giovedì 8 novembre 2007
la gogna
il corriere della sera, mamma mia.
http://www.corriere.it/cronache/07_novembre_08/perugia_ibiza.shtml
libri
quest'anno non c'è un granché. almeno ci saranno meno forfeit.
comunque date un'occhiata voi stessi, che non fa mai male: www.umbrialibri.com
domattina, per chiunque abbia la voglia e la possibilità di prendersi due ore di libertà, presentano un libro pubblicato da bd, editore che orbita nella galassia vivalibri. tale craig davidson, americano, fighter. ci sarà l'autore, trentunenne nato a calgary e finito a vivere nell'iowa. ne parlano bene palahniuk ed easton ellis. alla sala cannoniera della rocca paolina, ore 10.30. vedete un po'.
e poi?
io torno domani sera.
e sabato sarò già a padova. come domenica.
niente weekend perugino, insomma.
e neanche il prossimo, che mi fermo a roma.
perciò, o ci vediamo domani sera o molto, molto in là.
nei prossimi giorni sono previste uscite discografiche e concerti romani. vi terrò aggiornati.
il secondo gol segnato ieri da ibrahimovic è un'installazione post-moderna. inenarrabile. non lo narrerò oltre
martedì 6 novembre 2007
perugia connection
sono stati due extracomunitari ad ammazzare l'inglesina.
loro, e un meridionale.
i perugini sono integerrimi.
tutta colpa degli altri.
in questa città non si può più uscire la sera.
non si può più vivere in pace.
in questa città, cova il male.
un male alieno, ovviamente.
e meredith, col suo nome da commediucola horror-trash americana?
che dio la benedica, poveretta.
venerdì 2 novembre 2007
un gioco gioco
io vi racconto tre aneddoti che riguardano altrettante persone.
voi indovinate chi sono.
un aneddoto, poi, è falso ma verosimile. indovinate anche questo.
A ogni tanto mi invia dei messaggi sul telefonino. Qualche giorno fa m'è venuto uno strano sospetto e ho deciso di controllare. Ebbene, in tutti gli ultimi quattro sms mandatimi, A raccontava di essere ubriaco o in procinto di diventarlo.
Una volta ho fatto un viaggio in macchina con B. Di primo mattino. Nell'arco di un'ora e quaranta ha ricevuto o effettuato sette telefonate. Nessuna era per motivi di lavoro.
Mi piace andare a cena con i miei amici. Sere addietro, m'è capitato di avere come commensale C. S'è mangiato la sua pizza e metà della mia, oltre a una porzione intera di patatine. Quando, verso le due di notte, siamo tornati a casa, si è fermato dal kebabbaro e si è sparato un kebab. L'indomani mi ha confessato prima di andare a letto s'era concesso anche una merendina. Una Kinder Brioss, per l'esattezza.
Allora? Chi è A? Chi è B? Chi è C? Qual è l'episodio di fantasia?
take care
giovedì 1 novembre 2007
thanksgiving
buone feste.
io, domani, lavoro.
martedì 30 ottobre 2007
Il mio caro, caro Micky
statemi bene.
sabato 27 ottobre 2007
epocale
che apre alle dieci e mezzo.
e chiude alle tre e mezzo.
perché dalle due in poi in discoteca non si possono più vendere alcolici, per legge.
e quindi, bisogna organizzarsi.
la fine di un'epoca, dice la patti.
più o meno.
in ogni caso, di buono c'è che in prima serata il norman si riempirà di concerti, spettacoli teatrali, installazioni, mostre e roba del genere.
e che prima di mezzanotte l'ingresso costerà 5 euro drink incluso.
e poi, ovunque voi siate, chiunque voi siate, leggete la strada di cormac mccarthy. il miglior romanzo che potreste aver letto negli ultimi tre anni almeno.
a buon rendere.
martedì 23 ottobre 2007
anarché?
mercoledì 17 ottobre 2007
mal d'africa
ci auguriamo tutti che i turcomanni lascino in pace trippa e stern.
minchia.
stay to me well
venerdì 12 ottobre 2007
in arcobaleni
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjxAN5QaEJn4ZUqsJb2LLZQHz3PZ7o89OF_rdr5CQmQKsXvS98XVd7xnfzB9mw_tk2BcCpkDCJJAreKOzyxfZhWewhCY1UUfG5uDPyvpB0XceLRb1-x3jB83n40B4tSBup8675sYMZn4hZ/s320/Senza+nome.bmp)
infine, oggi esce il primo cd/dvd dal vivo dei rem. dublino, 2005. fu un ottimo tour, l'ultimo. per fermare l'appetito in attesa del prossimo album, che arriverà tra qualche mese.
ora vedo che piove. parecchio.
sopravviveremo anche a questo.
giovedì 11 ottobre 2007
the picture of socialists
E dicendolo appare seriamente sconvolto. Io lo fisso perplesso. Questo grande grosso amico pieno di peluria fulva e la sua stramba idea di come dovrebbe rapportarsi l'uomo col lavoro, e più in genere con la vita intera. Non ha senso, mi spiega, ammazzarsi di lavoro. Meglio puntare sulla qualità che sulla quantità. Il che, detto da lui, fa effettivamente un certo effetto. Ma al di là delle facili ironie sul corpo di Trippa, a cui d'altronde non si potrebbe che voler un gran bene, è il Trippa-pensiero che fa riflettere. Forse influenzato da queste ciarle da autobus mattutino, forse dall'anniversario della morte del Furibondo Serna, ieri mi sono svegliato con un'incontenibile slancio anticapitalista. Per qualche istante, nel momento del trapasso dal dormiveglia alla prima torbida veglia, ho avuto la netta percezione di aver colto il nocciolo della questione. Il senso delle cose, quasi. Certo che sarebbe il caso di lavorare meno e guadagnare di più, in modo da poter passare il resto della giornata leggendo, andando a teatro o al cinema, o ascoltando musica, o a girar per musei, o incontrando persone, amici o nemici che siano, o giocando a pallone, o facendo qualsiasi cosa che possa arricchire il nostro essere uomini del ventunesimo secolo. Certo. E, qui sta il punto, certo che sarebbe possibile, se solo riuscissimo a metterci d'accordo in modo da dividere tra tutti quello che pochi signori si spartiscono lasciando invece agli altri nient'altro che briciole e fatica. Abituati come siamo a quel che c'è toccato, tendiamo a non renderci conto che lo status quo non è né scontato né naturale. Anzi, a ben vedere appare piuttosto irragionevole. Ho scoperto, ieri mattina, che ci vorrebbe il socialismo. Ma lasciate perdere il marxismo, mettete da parte Markuse, non date troppa retta a Gramsci. Io - e ieri me lo sono semplicemente ricordato - sto con Wilde, il mio caro Oscar, il miglior socialista che abbia mai conosciuto. Leggetevi piuttosto il suo "L'anima dell'uomo sotto il socialismo", e ci capiremo benissimo. Il socialismo come presupposto dell'apoteosi individualistica, dio mio, certo, è così, come potevo averlo trascurato. E allora oggi stesso andiamoci a prendere ciò che ci spetta.
Fiori in spalla, compagni, amici, seguitemi verso la luna.
martedì 9 ottobre 2007
de tu querida presencia
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZ5_YMp0b3Q5zvf16j4czFHO-Rvw9RlpkR2YV2Jj4ZikvaO_vKdKlGClln2g2oX6ppWfaeDXA0PyDnZPGjS0Qn8TOZGJXdEFVwJ7hBZSMrym2NsZp5h2AXH8jbCo2j2WjO9K4GukcT4CZv/s320/Che.jpg)
mercoledì 3 ottobre 2007
noci
detto questo, la mia scorpacciata romana sta per concludersi. dopodomani, dopo quasi due settimane, tornerò a perugia. giusto in tempo per salutare briakella che va in malawi, a trovare la cecilia. nel frattempo in queste ore dovrebbe atterrare (faticosamente, immagino, ma meno di quanto deve essergli costato il decollo) l'aereo deputato a riportare a casa trippa, dall'ucraina dei lucarelli e delle badanti. nel mondo stanno succedendo alcune cose interessanti, su cui però preferisco sorvolare, al meno per il momento (i radiohead, per esempio... ma se volete date un'occhiata al link qui a fianco).
ieri focaia m'ha raccontato la sua delusione per essersi reso conto di non possedere uno schiaccianoci dopo aver comprato - indovinate un po' - delle noci. comprensibile. poi m'ha chiesto del chino. si vede che me vole bene.
altro? direi di no. anzi, solo una cosa. mi dispiace per gli orsacchioni. molto. un po' meno, onestamente, per le capre ripiene al veleno.
adeu
venerdì 28 settembre 2007
Another brick
Leggo della Birmania con una tenerezza mista a una preoccupante freddezza. Certe lontananze, certe ignoranze distillano senza giustificazione non dico il dolore, che è merce di alto valore e allora poco mercificabile, ma l'indignazione e l'empatia. Registro il fatto con disappunto.
Poi leggo della Ddr di diciotto anni fa, e lo faccio in un romanzo interminabile e a tratti inaccessibile che da qualche settimana mi accompagna, appollaiato per tutto il giorno sulla spalla come tutti i romanzi che si leggono, e che ho affrontato sostanzialmente per il puro gusto di calarmi in qualcosa di simile a quello in cui è immerso da un po' il nostro forse più grande injejer dei mulini a vento. Nonché per poter vantarmi con Trippa di aver letto "il romanzo dell'unificazione tedesca", come è stato definito da qualche critico ben pagato dalle case editrici che l'hanno pubblicato. La realtà, almeno rispetto alla prima argomentazione, è stata ben diversa, visto che la storia è fin'ora ambientata interamente tra Dresda e Altenburg, decisamente al di là del Muro. Ma - e sì, lo so, sto contravvenendo alla mia regola aurea, quella secondo la quale non parlo, mai mai mai, dei romanzi che ancora non ho finito di leggere - manca ancora parecchio, per cui non si sa mai che il mediocre protagonista di questo "Vite nuove" di Ingo Schulze (Feltrinelli, pagg. 576, 22 euro) prima o poi non finisca per fare una capatina ad Aurich o da quelle parti. Vi farò sapere. (Ma vedete, per lo meno non esprimo giudizio alcuno)
Aufviedersen
martedì 25 settembre 2007
Europa connection
Ricordate Trippa?
Ricordate il giornale in cui quest'estate ha fatto una sostituzione?
Ricordate Rutelli?
Bene.
Oggi, a pagina 12 - last but not least -, ci troverete un articolo scritto da me medesimo.
Parla di Wu Ming, copyleft e via discorrendo.
Il giornale, per chi non lo sapesse, è un quotidiano, e si chiama Europa.
Poi?
Poi, più o meno, basta. L'Inter malandata di questi tempi irrompe nei miei sogni sotto forma di patimento paterno; il mio nuovo coinquilino, l'agrigentino Alexander, è un ufficiale dell'esercito in servizio a Monte Mario; il prossimo fine settimana mi tratterrò nella Capitale, a ricevere la visita della mia donzella.
Può bastare. Per oggi.
venerdì 21 settembre 2007
Quando le finestre secernono (impunite)
E poi Perugia, che chissà cosa offrirà in questo weekend di trapasso dall'estate al presumibilmente tiepido autunno che verrà.
Per ora basta, che vado a controllare se la camicia accuratamente detersa, e ora appesa di là, a una delle finestre dell'aula-studio, s'è già asciugata.
take care (and onion too)
mercoledì 19 settembre 2007
Pesi e contrappesi
Serata Wu Ming molto soddisfacente.
Ancor più gli strangozzi del Civico 25, a seguire.
Wu Ming 1, fra l'altro, adora Paolo Vinti.
Il Chino ha segnato il suo primo gol e s'è prodotto in alcune delle sue magie.
Non c'è da stupirsene.
L'assenza di Focaia comincia a pesare.
Trippa pesa, e parecchio, già da molto.
Era giusto un saluto, come vedete.
Ma a presto.
lunedì 17 settembre 2007
Who Minch?
Se non che stasera ci sono i WU MING.
A presentare MANITUANA.
Sala dei Notari, ore 21.
Coordino io.
Venite. Portate chiunque.
Bene.
venerdì 14 settembre 2007
Di Gino io mi fido un po' di più
lunedì 10 settembre 2007
Partitoclastia
Chi è questo, Beppe Grillo? No...
Guglielmo Giannini.
Qualcuno se lo ricorda?
sabato 8 settembre 2007
Prima dell'America
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRwE0Ate9GnlrwNtgT8bNZaqzYgSTGCzoVW9v2AdBhsLvMbzBE-9VGf2qXnW8jhwEiRNQGDB8dNI7NODyQbdfp2Yu2ykNyqhTnqoZADGUKT7ky9p-FYc1EFQ2qQEhObjgQOhTlhpE_onAx/s320/manituana.jpg)
venerdì 7 settembre 2007
America
"Odiarla sarebbe stupido almeno quanto amarla," dissi.
"Non riesco a provare alcuna emozione: il terreno di per sè non mi interessa. Sono certo che si tratta di una grande lacuna nella mia personalità, ma non riesco a pensare in termini di confini. Per me quelle linee immaginarie non sono più reali degli elfi e dei folletti. Non posso credere che indichino veramente l'inizio o la fine di qualche cosa di importante per un essere umano. Le virtù e i vizi, il piacere e il dolore attraversano le frontiere a loro piacimento".
da "Madre notte", di Kurt Vonnegut
mercoledì 5 settembre 2007
stronzi e non
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjAlQntvxToB_FYgUUtJ3pEJNNu1W2uesgMIQ3FD-pxoOjjAZL3GCBIMio5yWWVBYnv-5Eo8aFYemjCIv2n4ez8kWmunYh96Ib7hG4zZEV31jfjp9XMG0wJbHjdqJYjETd-lG6olH6cQJhC/s200/antistronzi.jpg)
Questo è il sito del libro:
http://www.ilmetodoantistronzi.it/
Statemi bene.
lunedì 3 settembre 2007
Should I read or should I go
Lomazzo, per chi non lo sapesse, è un paese non lontano da Como. La povera Mara aveva confuso Strummer chissà con chi. Ma la storiella, in sé vagamente divertente, è solo la premessa di quanto ho intenzione di raccontarvi. Fate qualche passo avanti nel tempo, e arrivate a stamattina. Entrate idealmente in un treno che porta da Perugia a Roma, un treno in cui l'aria condizionata è troppo potente. Mettete che manchi una mezz'oretta all'arrivo, e che il tizio seduto sul sedile di fronte al vostro sia un nanerottolo pelato e occhialuto con in mano un libro dalla copertina nera. Il nanerottolo sta leggendo questo romanzo che si chiama "Let it be", giallo ambientato nella provincia brianzola e scritto da tale Paolo Grugni che gli ha consigliato una collega giornalista. A un certo punto, tra una canzone e un'altra dei Beatles nel libro compare anche un accenno a Joe Strummer. Il protagonista racconta di fatti avvenuti nel dicembre del 2002, proprio il periodo in cui il punk-rocker tirò le cuoia (era il 22, per la precisione). Il nanerottolo che legge ricorda subito l'episodio di Barcellona. Tanto più che le storie di ammazzamenti e cazzi vari narrate nel romanzo si svolgono proprio a due passi dal Comasco e da tutta l'ambientazione dei primi venticinque anni di vita di Mara, microcosmo in cui per lei doveva risolversi la maggior parte degli avvenimenti notevoli di interesse per l'Uomo (muore Strummer, quello di Lomazzo, e il semi-sconosciuto perugino che mi sta davanti lo viene a sapere). Insomma, il nanerottolo si imbatte in una sfumatura evocativa che per un istante lo riporta indietro di cinque anni e in là di almeno un migliaio di chilometri. Poi, tempo un paio di pagine, ecco il colpo di scena. Il protagonista del romanzo, alla ricerca di una spiegazione per tutti i morti ammazzati che lo perseguitano da anni, sale in macchina e va a trovare gli eredi della pazzoide che ha vissuto per quasi un secolo nella villa in cui ora abita lui. E dove stanno, suddetti eredi? Ma a Lomazzo, ovviamente. Nelle trecento pagine precedenti, giova ricordarlo, il paese in questione non era stato citato nemmeno per sbaglio. Tutto qua. Io lo ritengo inquietante. Entro stasera finisco il libro e vi dico se per caso questo Joe Strummer di Lomazzo c'entra qualcosa cogli omicidi di Grugni.
venerdì 31 agosto 2007
Cineserie in prestito
Quest'uomo, il miglior calciatore che abbia indossato la maglia dell'Inter negli ultimi quindici anni dopo Ronaldo, da oggi giocherà col Torino. A questo punto corro a dare un'occhiata al calendario. A quando il derby della mole? Ci riaggiorniamo tra nove mesi, quando il Chino avrà segnato quindici gol salvando i granata da solo. Il cuore duole un po', ma gli occhi son pronti a farsi lustrare.
mercoledì 29 agosto 2007
Nuove onde
Sentite che bravi:
http://profile.myspace.com/index.cfm?fuseaction=user.viewprofile&friendID=142878397
adeu
domenica 26 agosto 2007
Parigi alla Pasqui va bene
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjnV0mahHs4i2y5luwOwhEdFP9vFnnWo6WpEZmP0AgS68H_5M5O2L63kjaTSWHpzaGQ7RDCaxqOKiSGRFYdLnwGRDQvvHjiX4FGROFtIpc0zTge6hoiWYu09vazCz-ndGNCVabeA7GINnXo/s320/100_0067.jpg)
(Questo è Porto Selvaggio. Vi giuro che un quarto d'ora dopo la foto io ero in acqua)
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQ5td1RfWstH00IutuicAjCK8NCoYIAfkR9Dm7SH0qSk9PssJKXW-7fl5btwKn0Pwzm88EyUn8GbRKm0JAqDHXDidkkpLV_iZHb-GuCZRaA-gQVX7d5yvH8L0XuITuaubt6f8KuQKqh192/s320/100_0041.jpg)
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e così, dopo il forse più grande injejer dei mulini a vento, anche la pasqui se ne va oltralpe. un po' meno oltre, a dir la verità. parigi non è esattamente aurich, temo, anche se l'immagine di forfecchia in lapponia intento a spiegare perché sostituire le pale dei mulini con degli accrocchi di corna d'alce non è poi una grande idea mi fa sospettare che il nostro abbia scelto uno dei lavori più belli del mondo. comunque, dicevamo, la cara ginger pasqui va a curare parigini per qualche mese, svernerà a montmartre e a marzo sarà di nuovo tra noi. d'altronde, l'avevamo capito, questa è una stagione di inquiete dislocazioni, fra un po' metteremo tutto al setaccio e vedremo cosà sarà rimasto dopo la temperie.
da domani, invece, io me ne torno a roma, a esercitare la libera professione e a consumare suole e sanpietrini.
mi congedo con qualche foto del mio agosto itinerante.
stateme bbuono
mercoledì 22 agosto 2007
Pasticciotto non andare via
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXDQjpTPHL43Gx7-XWy724caGOKFzsalyc42pFDnrGEC1iSLyCtktncVjgNnyYaEkM95Oe31FIVSCwN_PGAAktKyW0O5eIXBlnAz6e4RmNXwEWGPlUK9t1_tcP-Sh5bT_rXn2fGFZeIt08/s320/100_0064.jpg)
torno con tosse e raffreddore, ma oramai i miei malanni sono solo noiosa normalità. e poi il salento è sempre bello, e sempre ovunque. basta guardarsi intorno: non so se oggi, domani o venerdì a perugia inizierà un festival interamente dedicato al tacco a spillo d'italia (o alla coda del cagnolino che nella penisola ho da sempre visto io). pizzica qua, pizzica là, e poi pasticciotti, rustici, calzoni, e moniceddhe (pronunciate l'ultimo dittongo come un "ggie", sarà la cosa più vicina alla correttezza fonetica), ovvero lumache di terra su cui certi paesini pontificano assai. la prima sera c'è toccata proprio la relativa sagra, in quel di cannole. una cosa seria: tre palchi, spazio enorme, migliaia di persone affollate a mangiare, ballare e cantare. nella mia bocca sono finite prima quattro o cinque lumache, poi un paio di pezzetti di cavallo in umido. accettabile, se non moralmente almeno gastronomicamente, il cavallo, impossibili le lumache. e dire che le piccole dimensioni e il sughino in cui erano annegate m'avevano incoraggiato, io che amo le lumachine di mare. ma se volete un consiglio, non provate mai a mangiare uno di quegli affari. il sole mai c'ha abbandonato, e il mare se n'è rimasto limpido a farsi perlustrare dai nostri occhi blindati da maschere subbaqque, mentre i denti stringevano innaturalmente vecchi boccagli di plastica e gomma. molti pesci, laggiù, e io mi sono scoperto piccolo snorky. bellissimi gli olivi e gli oliveti, bellissimi i muretti a secco, divertente il pomeriggio passato sulla spiaggia gay di gallipoli, piacevole il concentro del maestro in una splendida masseria fortificata (pure lei, guarda caso, a cannole). prima di ciò, l'abruzzo, coi suoi monti e i suoi montani borghi. uno di questi si candida come borgopiùbellomaivistodadozzini. santo stefano di sessania. segnatevi questo nome. meno di mezz'ora da l'aquila, tredici chilometri da campo imperatore, dove a dispetto della sbiadita pagina di storia che lo rese teatro d'eccezione una sessantina d'anni fa oggi l'attrazione maggiore sono le vacche scampananti e le ricotte fumanti che i pastori tirano fuori dal loro latte. altra annotazione abruzzese: arrosticini, sorprendentemente fenomenali. io, che l'agnello non lo annuso nemmeno, posso dirlo ben forte.
ora basta.
stanco della luce malata di quest'aggeggio.
ci vediamo una di queste sere, ché per roma riparto lunedì.
bacieabbracci
(ma ho scoperto che il solito concertone della festa dell'unità di pian di massiano lo farà la bandabardò; il 6 settembre, che purtroppo è un giovedì)
martedì 7 agosto 2007
f d
don gelmini, invece. qualcuno s'è lasciato scappare che il re è nudo. mmah.
le vacanze, quelle fatte di partenza-nuovi letti-panini-scoperte-vuoti-relax e tutto il resto, si avvicinano. dopodomani, via per il salento, con l'abruzzo di mezzo. dopo quattro anni lascio l'agosto perugino e il suo malinconico pallore. e proprio per tornare nella terra del sole, del mare e dellu ientu. bene.
io, volevo dire, mi congedo.
ah, e voi volete sapere cosa mi porto da leggere? io ve lo dico:
ogni cosa è illuminata - j.safran foer
caos calmo - sandro veronesi
avevo vent'anni - enrico franceschini
let it be - paolo grugni
vi saprò ridire quanti ne avrò letti effettivamente.
ora adeu.
take care
lunedì 30 luglio 2007
Feudi
E noi, noi-l'intellighenzia? Noi, dio mio.
Roma, di contro, è più nevrotica e, per forza, meno accartocciata. Funziona per feudi intellettualculturali che raramente si aprono alle distese circostanti. Da qui a capirla, per quel che mi riguarda, ovviamente ce ne corre. So solo che fa caldo, e che non rimane altro che aspettare che il caldo passi, e che le meningi si raffreddino.
Intanto, guardiamoci 'sta roba qua:
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Le-voci-della-strage/1700988&ref=hpstr1
tAkE cArE
venerdì 27 luglio 2007
o fado
In ogni caso, come spesso accade di venerdì, lancio qualche spunto per il fin de semana (e non "qualche offesa al cantinero", come cantavano gli 883 ad avviso del biondo amico iacopaaa una quindicina d'anni fa). festival del fado in centro, stasera e domani. arvolt'lo alla festa dell'unità di ponte valleceppi, sempre e comunque. varie ed eventuali. personalmente, stasera dubito di voler programmare alcunché. eventualmente mi sentirete o vedrete comparire all'improvviso, immagino. domani, invece, programmeremo, sì.
e pillole:
caso unipol: che la giunta conceda l'autorizzazione;
caso chivu: peccato, il presuntuoso nano romeno valeva al massimo un ottavo di quanto è stato pagato;
casomai: ciao
lunedì 23 luglio 2007
figlio di dio
venerdì 20 luglio 2007
radio clandestina
l'altro obiettivo, di gran lunga più importante, è un arvoltolo, rigorosamente salato, alla festa dell'unità del ponte mio. fra stasera e domenica gli toccherà. fra l'altro ci sono in circolazione cuginandia e andrea, che reclamano la nostra compagnia.
ieri sera, infine, serata a frascati con focaia a fare gli onori di casa, nasic e trippa. il nostro caro amico giornalista balcano ha fatto uno show dei suoi. protagonista, ovviamente, il cibo. a viva voce i dettagli. sconcertante, invece, la reazione dell'injejer di fronte al conto che il camerier aveva affidato nelle sue mani. apre la ricevuta, ruota la lingua contro la guancia, e assume un'espressione soddisfatta dicendo "ah, va beh, poco". avevamo mangiato due iperantipasti in quattro, una gricia ciascuno e tracannato due bottiglie di vino. "quanto?", chiediamo allora in coro. "cento", dice lui. venticinque a testa. poco, a suo parere. ecco cosa vuol dire assumere uno status da injejer teutonico.
giovedì 19 luglio 2007
Poi arrivò il mattino
devi rischiare la notte, il vino e la malinconia,
la solitudine e le valigie di un amore che vola via
mercoledì 18 luglio 2007
il papa mazzola...
poi succede poco. la malasanità, che poi non è altro che un'espressione della malapubblicamministrazione, non si manifesta in forme che ci stupiscano più di tanto. ovviamente fa un po' impressione vedere il nome di perugia campeggiare per ore in cima alla home di repubblica.it, ma a parte questo aspettiamo ulteriori elementi per valutare.
e se vorrete mai mangiare al testaccio evitate agustarello. non è un granché.
bene.
ciao
lunedì 16 luglio 2007
fiastra
giovedì 12 luglio 2007
la musica è dei poveri
domani a perugia.
poi chissà.
martedì 10 luglio 2007
As time goes by
Io, per dire, leggo Jules e Jim.
Ascolto Artemoltobuffa.
Mangio essenzialmente pasta col pomodoro e formaggio.
Incontro Trippa.
Ormai più di rado Nasic.
Medito sul mio futuro. Il lavoro, sì.
A Roma si respira. E' una notizia.
Dalla finestra, alla mia sinistra, la strada borbotta. Oltre, le fauci di due cassonetti indifferenziati nuovi di zecca. Materiali non riciclabili e scarti alimentari. Presto ci finiranno le due banane che ho dimenticato nel frigorifero dell'ufficio dieci giorni fa.
Resta il passatempo. Il tempo passerà.
giovedì 5 luglio 2007
R.E.M. Dublin 30th June 07 Until the Day Is Done
Stasera l'ultimo dei cinque concerti di Dublino. Prove pubbliche per le canzoni del nuovo album. Io ho voluto ascoltare solo questa. Sennò che gusto c'è ad aspettare? Comunque, è bella. Just enjoy it
mercoledì 4 luglio 2007
lombrosianamente
certo, c'è umbria jazz. e c'è pure il festival di spoleto. potrei lavorare, innanzitutto. o potrei addirittura preferire di rimanere dalle nostre parti. il meuri mi insulterà, "ma come se fa a volè gì a rinchiudese in quel buco sul lago quando c'è umbria jazz? me sa che dozzini è fuso". la chiara forse si opporrà. focaia magari sorriderà piegando di lato la sua capoccia scintillante e stringerà la sua boccuccia in un sorriso ammiccante che significa "andamo a prendece un mojito?". chissà. in fondo se questo vento non smette di soffiare è probabile che la riva di castiglione del lago venga sommersa da un'onda anomale entro le prossime sette ore. in tal caso temo che il problema non si porrebbe.
sempre sabato, ma nel pomeriggio, a spoleto c'è il processo a orwell. sapete, i grandi processi, quegli spettacoli in cui giuristi di fama conclamata giocano a fare le parti in un giudizio virtuale avente come imputato un grande personaggio della storia. uno fa il pm, uno l'avvocato difensore, uno il giudice. poi c'è il pubblico che con le sue palline da ping pong colorate (tipo forum, sì) può esprimere il proprio parere, salvando o condannando il tizio in questione. ebbene, stavolta c'è orwell. se ci riesco mi ci faccio mandare dal corriere. altrimenti c'è caso che ci vada pure per mio conto. vedremo.
oggi, e qui chiudo, sono stato a urbino per chiudere definitivamente il capitolo master. dovevo consegnare e discutere una farsesca tesina di dieci cartelle sull'esperienza del mio stage in vivalibri. in realtà si trattava dell'occasione per rivedere quasi tutti i miei vecchi compagni di corso. più de 'n'emozione, direbbe go. ovviamente c'era un tempo balordissimo, come a urbino non può fare a meno di succedere. ma la crescia mangiata al ragno d'oro (eh, pampa?) non era affatto male.
bene.
vado.
take care
lunedì 2 luglio 2007
il ragazzo
giovedì 28 giugno 2007
Rockin' Umbria
Purtroppo non in piazza San Francesco, ma al parco Ranieri, stasera Umbertide ospita la prima serata di Rockin' Umbria 2007. Marlene Kuntz e Jon Spencer.
Domani Perturbazione, e un paio di band di Chicago.
Ci vedremo lì.
mercoledì 27 giugno 2007
La Mutua
take care
martedì 26 giugno 2007
Umbria e libertà
(ANSA) - PERUGIA, 26 GIU - Si svolgera' a Montone dal 4 all' 8 luglio l'11/a edizione di ''Umbria film festival''. L'ospite d'onore e' Ken Loach, che sara' presente alla proiezione de 'Il vento che accarezza l'erba' e ricevera' le chiavi della citta' dal sindaco. Tra gli ospiti invece abituali del festival, presente anche questa volta Terry Gilliam, che ha regalato agli organizzatori l'immagine utilizzata per il manifesto ufficiale.
granada addio
va beh. a roma sono arrivato stamattina e non ieri, visto l'inferno scatenato dai pendolari che vogliono più treni e biglietti meno cari. nicchi, eh? qua c'è un'afa inenarrabile. e infatti non la narro. però forse occorre che sappiate che non riesco a respirare. siete miei amici, d'altronde.
poi eviterò, almeno per il momento, di cose serie. proprio non ce la faccio. sarà il ricordo della puzza immonda che emana da ogni strada romana. sarà il brodo in cui sta macerando il mio cervello. non ce la faccio. saviano, de cataldo, uolter, non ce la faccio. mi limito a comunicarvi una notizia di carattere personale. salta anche per me e boosta la vacanza andalusa. abbiamo fatto i conti routard e web alla mano, a abbiamo capito che non ce la possiamo permettere. io, in particolare, non me la posso permettere. quindi vedremo di ricavare il minor danno possibile dalla ryanair (rimborso o permuta in altri voli per weekend lungo autunnale, magari dall'injejer?) e vireremo su qualcosa di più abbordabile. tipo salento. eh, sì. vamos a ver.
ora a lavorar
mercoledì 20 giugno 2007
Se adesso te ne vai
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimbspQWrdP6KaUMQsXV_G_jYSodYCg693e2783hL3REFO9l9l5-a0AbGgFB851TLcHORqzWAVnu1xrkyMQG0xR79BF_SQInRAeytCQAxSzvLVxwB7btuJGWuE71ELFUj-mNm2CIv5Viixe/s320/mani+giuste.jpg)
lunedì 18 giugno 2007
piedi di porco, parole sante
IL mandriano socchiuse gli occhi con aria professionale. E' un maiale dimontagna che viene dal nord della regione. Ne avete mai visto uno?
No.
Ha il piede come quello di un mulo.
Volete dire che non ha lo zoccolo fesso?
Niente fessura, già.
Io non l'ho mai visto, un maiale del genere, disse Holme.
La cosa non mi sorprende, commentò il mandriano. Ma potete vederne uno adesso, se vi interessa.
Mi piacerebbe, disse Holme.
Il mandriano cambiò di nuovo appoggio all'asta. Sembrerebbe che questo non sia d'accordo con la bibbia, che ne dite?
Di che cosa?
Di quei maiali. Del fatto che sono animali impuri proprio perché hanno il piede fesso.
Questa non l'ho mai sentita, disse Holme.
Io l'ho sentito predicare in un sermone, tempo fa. Da un tizio che la sapeva lunga sull'argomento. Disse che il diavolo aveva il piede come quello di un maiale. Sosteneva che questo era scritto nella bibbia, perciò immagino che sia vero.
Eh sì.
Diceva che per questo un ebreo non mangerebbe mai carne di porco.
Cos'è un ebreo?
Sono quel popolo antico di cui parla la bibbia. Ma questo non spiega la faccenda dei maiali piede di mulo, no? Cosa dobbiamo pensare?
Non lo so, rispose Holme. Cosa dobbiamo pensare?
Be', è un maiale o no? Stando alla bibbia.
Io direi che un maiale sarebbe un maiale anche se i piedi non li avesse proprio.
Sarei anch'io di quest'idea, disse il mandriano, perché se mai avesse i piedi ti aspetteresti che fossero piedi di maiale. E' come dire che se tu avessi un maiale senza testa sapresti comunque che è un maiale. Ma se ne vedessi uno andarsene in giro con una testa di mulo, rimarresti proprio senza parole.
E' vero, assentì Holme.
Sissignore. E' una cosa che fa pensare parecchio, a proposito della bibbia, e anche a proposito dei maiali, no?
Già, disse Holme.
Ho studiato parecchio la faccenda, ma non mi riesce di arrivare a una conclusione né in un senso né in un altro.
No.
Cormac McCarthy, "Outer dark" ("Il buio fuori")
sabato 16 giugno 2007
Vox populi o vox dei?
Gustavo Zagrebelsky, presidente emerito della Corte Costituzionale
venerdì 15 giugno 2007
ammazza che ccardo
col caldo parlare di musica viene bene. ma non si può parlare solo di musica.
col caldo, sostanzialmente, viene sete.
(ma non si vede che da mesi, ormai, nel blog non scrivo più di notte?)
giovedì 14 giugno 2007
I don't want Clara to
Ieri presentato Rockin Umbria. Programma forte sul versante italiano, deboluccio sull'internazionale. Perturbazione, Marlene Kuntz e Verdena vanno bene. Meno coraggio di un anno fa, forse, quando pure i Non voglio che Clara (solo ora capisco che il nome significa: "Voglio solo Clara" e non "Non voglio che Clara faccia/dica/parli/ect...") annoiarono alcuni miei buoni amici. Sul lato estero, nessun grande nome. Non considererei tale John Spencer, che confesso di conoscere pochissimo. Però sono curioso di sentire le due band (o singers, non so) di Chicago. Che da qualche tempo ho eletto a mia città americana preferita, per aver dato i natali e molti fondali a Saul Bellow e Wilco. Ad Athens ci sono i Rem ma non arriverei a tanto (voglio dire, Athens!). Quindi ci toccherà proprio andare a Umbertide, almeno una sera o due.
E se mi comprassi un paio di scarpe, a distanza di quasi due anni dall'ultima volta in cui ho compiuto un atto del genere? Mia madre sarebbe contenta. Vedremo.
E se stasera andassi a mangiare ai Castelli con Nasic? Certo, Bozzi non potrebbe venire, visto che abita dalla parte opposta del mondo (non di Roma, Roma è lontana da dove abita lui).
E se stanotte avessi sognato Berlusconi dal vivo, e di dargli una pacca sulle spalle passandogli vicino, disprezzandolo?
Se non collezione almeno 5 commenti a questo post chiudo il blog.
V'ho avisato.
mercoledì 13 giugno 2007
Un (altro) americano a Roma
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOY-ZomlOOYqCr6rPXiCyU97s7Hff708pEGO-NB4FJ4-7ZVDMaOXET6O681T7G90_HeaJ3vbBz8CBCMV1y904QAp1R2HztQcZf8QBhQ-NF61I3AzKX3GQ85Pe-x-LSGZNtaDz4Fmc8YgxV/s320/doctorow.gif)
martedì 12 giugno 2007
so you want to be a rock and rolls tar
take care
lunedì 11 giugno 2007
sabato 9 giugno 2007
Second Life
Accorrete numerosi. Per ora, tutto qua.