mercoledì 23 aprile 2008

cabo verde




cesaria evora ha la faccia grassa da vecchia regina africana e l'età di mia madre. canta come fosse qualcosa di più di una regina, e la sua corte sono musicisti funambolici e adoranti. purtroppo la piazza è piena, troppo piena, e la gente, quando è gente, non sempre ha la voglia e la pazienza di ascoltare. se prima di te si esibisce sul palco un circo freak come quello dei sud sound system, e dopo tocca all'esplosivo groove della vinicio capossela's band, non è facile cantare le tue canzoni di velluto.

però l'emozione resta. attutita dal brusìo del campidoglio gremito, magari, ma resta. intorbidita dalla rabbia per questi proto-punkabbestia salentini che urlano, gesticolano e rollano canne come se là davanti non ci fosse una delle artiste più sopraffine in circolazione al giorno d'oggi, però resta.

di chi è la colpa, d'altronde? vogliamo la cultura a gratis? questi sono gli scotti da sopportare.

e noi li sopportiamo. li paghiamo, persino. però, insomma (ah, questo necessario e inutile intercalare romano che tanto irrita e tanto si radica negli eloqui dei forestieri), va bene lo stesso.

che poi uno scopre che reina cesaria ha anche un myspace, e allora non c'è motivo di prendersela troppo, allora il mondo va avanti davvero senza curarsi delle nostre ubbie.


state ben

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Perché c'è anche Celentano tra gli amici di Cesaria Evora? E perché le pagine di myspace mi si caricano in tedesco? Immagino che sia stato bulo il concerto, mannaggia quanto me dispiace de non essece stato...ma ieri sera chi erve infine?

Anonimo ha detto...

io e il bue, che nasic era stracco. grappetta ala goccia e solito liverpool che si fa buttar fuori agli ottavi dal milan.
la storia di celentano è inspiegabile anche per me