venerdì 28 novembre 2008

barba e capelli

fucili e granate e cieco furore negli occhi. mumbai - bombay - è scesa all'inferno. l'india, enorme e più vicina di quel che crediamo, lancia il suo grido e c'è chi, come me, non sa nemmeno come inorridire.

novembre, intanto, è quasi al capolinea, ce lo ricordano l'odierno compleanno di cagnini e quello imminente di tutta una serie di persone rilevanti (tipo mio padre, virginia, woody allen, il padre di gabo màrquez e totò schillaci), e ce lo ricorda pure il freddo che è venuto fuori in una settimana e che io combatto a forza di non tagliare barba e capelli ed esibendo un cappotto che manco il dottor zivago.

domani, malinconia per malinconia, moltheni suona e canta all'urban, a dispetto di quando, tre anni fa esatti, appena sceso da un certo palco ternano urlò il suo odio verso perugia e i perugini di fronte a degli increduli, o forse solo sorpresi, meuri e me medesimo.

questo venerdì orfano di carezze lo passerò leggendo racconti di intensi scrittori tedeschi, digerendo la mia quasi solita padella di seppie coi piselli e, a quanto pare da quel che è accaduto negli ultimi minuti, starnutendo.

poteva andarmi peggio.

ma anche meglio, of course.

state bene.



g

3 commenti:

Anonimo ha detto...

è strano come da qualche anno nell'avvicinarsi del mio compleanno io dedichi un pensiero a tuo padre e a woody. ora vedermici in mezzo mi fa un certo effetto. ks

Anonimo ha detto...

che è sta storia di moltheni che odia i perugini? e cmq, caro gio, il freddo è molto lontano da questi luoghi... la neve dell'emilia mi ha temprato, ora non mi lamenterò più del freddo per tutto l'inverno perugino. forse. baci

Anonimo ha detto...

una vecchia storia, di quando dopo un concerto a terni ci dichiarò, appunto, la sua avversione per i nostri concittadini.
ma neve a parte?
il concerto è stato bello.
e poi, ieri, control, vita e morte di ian curtis (joy division), allo zenith. te lo consiglio caldamente (sembra una battuta, considerando il freddo polare che fa in quel posto).