mercoledì 3 dicembre 2008

+49

l'ufficio stampa è sbrigativo, sarà perché la sua è una grande casa editrice e il mio un piccolo giornale. con una mail da 30 battute mi dà il numero di cellulare dello scrittore, tedeschi l'uno e l'altro, e nemmeno non dico un appuntamento telefonico ma, che so, un'indicazione di massima, tipo chiamalo di mattina, o dopo le 5, o non giovedì. niente. poi dei due libri che gli avevo chiesto di inviarmi, uno è sbagliato, ce l'ho già e non mi rimarrà che regalarlo al mio amico che di quel libro, a mio parere, è più bisognoso. e l'intervista? l'intervista la farò. esosamente, e forse improvvisamente. o annunciandola prima con un sms (insomma, siamo nel 2008, non biasimatemi). ne avrete notizia, quando sarà passata in giudicato.

e la caffettiera smette di fare il suo mestiere, spingendomi a ricorrere ad antichi rimedi suggeriti dalla mia collega napoletana.

mentre il cielo arrembante romano degli ultimi giorni batte in ritirata e lascia spazio al blu che gli sta dietro, e il sole benedice dicembre e il suo freddo.

state bene.

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