giovedì 18 giugno 2009

Povera Béllera, prende altri sette gol

Nulla da fare per la Béllera contro i detentori del trofeo della Llf. Squadra rodata, tecnica, tosta. E forte del sostegno del pubblico di casa. Per i rossi di Dantinho Dozzini e Balcano Tacconi, stasera assente causa disbrigo di faccende sentimentali, seconda battuta d’arresto in due giorni. Due sconfitte su due partite giocate: solo la vittoria a tavolino contro la Maldive del primo turno li tiene ancora in corsa per la qualificazione alla seconda fase. Ora servirà battere una tra Nuova Imago e Djurgardens, la prossima settimana. Non sarà facile, né contro i dinamici sudamericani né contro i solidi perugini.


Quanto all’incontro con la Llf, c’è poco da dire. La Béllera comincia bene, difendendosi con compattezza, e tiene il punteggio inchiodato sullo 0-0 fino a metà del primo tempo. Poi, da due errori banali in fase d’attacco nasce il micidiale uno-due in contropiede dei campioni in carica. Sotto di due gol all’intervallo, le gipsy moths perdono mordente, e tornano in campo scarichi e disuniti. La ripresa è da dimenticare, con il bravo Parenti investito da una gragnuola di tiri e il gol della bandiera dei rossi che arriva grazie a un tiraccio da fuori di Nasic, su cui il portiere avversario ha più di una responsabilità. In definitiva, non era questa la partita che avrebbe potuto decidere il torneo della Béllera, ma con meno nervosismo e un pizzico di attenzione in più il passivo sarebbe potuto essere meno pesante. Con le relative ripercussioni sulla differenza reti, che ora è meno sei.


BELLERA-LLF TEAM 1-7 (p.t. 0-2)


marcatore: Nasic


PARENTI 7 – All’inizio è ordinaria amministrazione: lui non si scompone e la sbriga senza problemi. Poi, dopo i due gol che squarciano la partita sul finire del primo tempo, iniziano gli straordinari. La ripresa è un continuo bombardamento, il portiere campano con una cotta per Schmeichel si trova ogni due minuti a tu per tu con un avversario, ed è impallinato altre cinque volte. Ma alla fine risulterà il migliore.


SPORT 6 – Impeccabile fino all’errore madornale che spiana il raddoppio dell’Llf. Perde palla centralmente tentando un dribbling improbabile, gli avversari ripartono e fanno filotto. Lì la partita gira definitivamente, e la Béllera non si riprenderà più. Poi fa il suo fino alla fine, ma il peccato (quasi) originale resta.


FATHI 5,5 – Nel complesso meno lucido di lunedì, anche se il primo tempo, al pari di quello degli altri suoi compagni, è più che buono. La ripresa è una sofferenza per tutti, e lui non fa eccezione. Anche se regala uno dei pochi lampi della partita della Béllera in avanti: l’estremo difensore biancorosso e il palo negano al suo potente sinistro la gioia del gol.


NEPOTE 6,5 – Mezzo voto in meno per il nervosismo. Sul 3-0 cede alle provocazioni degli avversari e perde tranquillità. Fino ad allora era stato perfetto. La sostituzione gli evita strascichi disciplinari che saprebbero di beffa. E le speranze di riscossa della squadra poggiano su di lui.


LEOPARDO 5,5 – Non ci siamo. Buon primo tempo, di sacrificio e abnegazione, salva la sua porta da un gol quasi fatto ma la palla persa da cui nasce l’uno a zero è da manuale del Leopardismo. Fatica a saltare l’uomo e conclude fiaccamente e senza precisione. La crescita fisica è quasi impercettibile, ma c’è. Può e deve concludere la fase finale a tutta birra.


NASIC 5,5 – Il gol è un gollonzo, ma viene festeggiato dalla panchina e dai compagni in campo come un’epifania. Ancor più entusiasmo suscita la scivolata all’altezza del calcio d’angolo con cui divelle parte del terreno di gioco e mette in discussione la tenuta dell’articolazione malleolare dell’attaccante avversario. Non inappuntabile in fase difensiva, quando i ritmi salgono soffre l’inibizione alla violenza caratteristica del calcetto.


DANTINHO 5,5 – Ultimo scorcio di primo tempo di spessore. Dà respiro tattico alla squadra e conclude pericolosamente due volte da fuori. Nella ripresa è travolto dall’innalzamento del ritmo imposto dall’Llf e dal nervosismo.


GIULIO CASTORI 5,5 – Si danna l’anima come al solito, ma è meno preciso di lunedì. La sua abilità tattica – evidentemente figlia della sua esperienza da cestista – è però una chiave della sporadica pericolosità offensiva della Béllera. Polemico con la dirigenza nel pre-partita, è a rischio multa.

3 commenti:

Sport ha detto...

Per fortuna la bestemmia dovuta alla stanchezza...

giovanni dozzini ha detto...

già, quella è memorabile. resterà negli annali, cava.

Giuseppe ha detto...

stanchezza a metà primo tempo? Cava sei grande! Dantinho grazie per il 7, anche se a mio parere un pò esagerato