lunedì 3 dicembre 2007

alla fiera dell'eur, per un soldo

l'ultimo post si intitolava compleanno. nel frattempo ne sono passati alcuni veri, di compleanni. quello di cagnini, presempio, che il 28 novembre ha compiuto 29 anni. poi, il primo dicembre, una sfilza: virginia (quella del blog qua sotto), 'l mì babo (settant'anni) e woody allen. ci sarebbe anche il padre di gabriél garcìa marquez, ma quello è morto da un pezzo, mi sa.
io sono reduce da un acquazzone e da un weekend a basso tasso di trasgressione. però ho avuto il privilegio di cenare insieme al meuri e ala su' frega. che non è poco.
giovedì, invece, inizia la fiera delle piccola e media editoria all'eur. mi toccherà farci un salto, ad accompagnare gli allievi del corso in editoria iniziato lunedì scorso. sarà delirante e divertente, suppongo, come sono di solito le fiere. vi saprò dire.
ora basta.
buon inizio settimana.
e non guardate, mai e poi mai, cento chiodi, l'ultimo film di ermanno olmi. insostenibile.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

....diro' solo che l'ho trovato molto bello...

Anonimo ha detto...

è vero? io e boosta abbiamo dovuto smettere. la fattura m'è sembrata incredibilmente sciatta. sui contenuti non sono nemmeno riuscito a soffermarmi. come va, lassù? chiove?

Anonimo ha detto...

che l'avete un po' stressata con tutte quelle domande sul suo lavoro e che io non l'ho aiutata per niete! Cosa abbastanza vera, anche perché la piccatina era proprio buona!

Anonimo ha detto...

sembrava un po' un interrogatorio? io ero curioso, perché me pare un lavoro molto interessante. spero non se la sia presa. se l'è presa?

Anonimo ha detto...

eh sì, l'avevo detto io di non guardarlo cento chiodi. l'avevo detto. niente roma per me quest'anno. cominciamo a risparmiare soldi, che è meglio. ks

Personaggio Narrante ha detto...

con Olmi mi accade spesso qualcosa di piuttosto strano per come vedo io il cinema: ha tutte le "qualità" per non piacermi per niente cinematograficamente (dalla fotografia, al ritmo al amontaggio), eppure ogni suo film mi colpisce sempre in profondità.

I cento chiodi non fa eccezione.

Certo, il film è contraddittorio fino alla schizofrenia, per cominciare: parte dalla tesi (opinabile peraltro) della falsità sostanziale delle parole e ne utilizza a iosa, soverchiando anche l'immagine, per svilupparsi; mette "a morte la poesia" ma la utilizza come chiave narrativa; è un film coltissimo che vuole nelle intenzioni e anche visivamente inchiodare la Cultura, quella con la C maiuscola che è funzionale alla giustificazione del dogma e dell'autorità e dell'autoritarismo.

Un film denso, complesso, lirico (di quella leggerezza che nasce da un'apparente imperfezione tecnica) e per ciò stesso necessario, come poco cinema (e pochissimo cinema italiano) sa ancora essere.

E' lento sì, di quella lentezza insopportabile se la immagino costretta nei pollici dell'apparecchio televisivo (immagino che lo hai visto in dvd, nevvero? :)), ma che diventa ritmo se veicolata dal grande schermo, la sua naturale destinazione. Perché E' cinema, nella più squisita accezione dello stesso.

Poi scusate, ma la scena dei cento libri antichi inchiodati al pavimento in parquet della biblioteca vale da sola il biglietto: un'immagine che da sola risolve una storia.

Comunque un film sul quale e sui cui temi si potrebbe parlare per ore è di per sè un film che rispetta il cinema e lo spettatore.

Olmi mi mancherà come regista. Moltissimo.

Anonimo ha detto...

cmq, io lo voglio vedere lo stesso. anzi mi sa che lo prendo proprio domani sera...poi vi dico

anch'io voglio conoscere la frega del meuri! quando torna focaia famo una cena ufficiale di presentazione? baci

Anonimo ha detto...

io, come detto, sui contenuti non sono riuscito a concentrarmi, tanto balorda era la confezione. quei doppiaggi da gloria guida, le smorfie improbabili del custode della biblioteca e del prete, lo sguardo ebete della panettiera. la fattura non si discosta molto da quella di un film di tinto brass, ecco. e poi che ne so, io, di cinema...

Anonimo ha detto...

Anch'io voglio gi' a cena col Meuri e la su' frega e voglio pure magna' de brutto dopo 'sti mesi in mezzo alla barbarie culinaria!Il film me sa che non lo vedrò, non mi attira molto...

Anonimo ha detto...

guarda che aspetto un report... e stavolta li voglio da te i nomi! baci.