lunedì 21 gennaio 2008

tra una chiesa e una stazione

grigia parigi, dove la notte si scioglie tra birra e pastis negli angoli tra pigalle e montmartre, dove il cielo piove o se non piove ammonisce che il sole potrebbe anche non splendere mai più, dove le donne passeggiano con la tavolozza confusa delle loro pelli e i loro occhi mezzo tristi e mezzo indispettiti dagli sguardi altrui, dove la senna inghiotte i ricordi e i mercati non finiscono mai.
e la tua vecchia amica, col suo cappello da pittrice o da dipinto, ebra di tutto ciò, e i tuoi compagni improvvisati che si perdono nell'assurdo di tanta diversità, e gli occhi della donna della tua vita che frullano di gioia e di quasi sconosciuta adeguatezza.
in mezzo a parigi, ogni tanto, può capitare che ci sia anche tu, alieno senza lingua e con la bocca piena di dolci e caffèallatte, e pensi allora tutte le storie su questo posto da qualche parte dovranno pur andare a finire, pensi forse un giorno anch'io qualcosa a qualcuno racconterò.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

beh grazie giovi,per questo ritratto preciso e sfumato,per la cena al ristorante basco che sognero' ancora per molte notti (se non altro per la pesantezza)...
e grazie infine,per il nostro "piccolo, memorabile week-end"....
a très bientot,mon amie

Anonimo ha detto...

Una bella descrizione, pure Roma è grigia caro Pigalle, però è bellina vista da quassù...la cena al ristorante basco ve la invidierò, ma che ete magnato?

Anonimo ha detto...

sostanzialmente grasso sciolto e spezie, accollate a carne, omelette, patate e verdure. non direi esattamente invidiabile, piuttosto brutalmente godibile. eh? ma perché non vai in germania, castellanetto?

Anonimo ha detto...

AHH che bello.. voglio viaggiareeeee.. tornato il sole a verona ma sceso il freddo o la confusione? nel we sono aperugia.. me par d'obbligo vedesse!!!!
many kissssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssssss