giovedì 14 giugno 2007

I don't want Clara to

Questo blog non ingrana. Potrei minacciarne immantinente la chiusura. Lo faccio? Lo faccio, eh.
Ieri presentato Rockin Umbria. Programma forte sul versante italiano, deboluccio sull'internazionale. Perturbazione, Marlene Kuntz e Verdena vanno bene. Meno coraggio di un anno fa, forse, quando pure i Non voglio che Clara (solo ora capisco che il nome significa: "Voglio solo Clara" e non "Non voglio che Clara faccia/dica/parli/ect...") annoiarono alcuni miei buoni amici. Sul lato estero, nessun grande nome. Non considererei tale John Spencer, che confesso di conoscere pochissimo. Però sono curioso di sentire le due band (o singers, non so) di Chicago. Che da qualche tempo ho eletto a mia città americana preferita, per aver dato i natali e molti fondali a Saul Bellow e Wilco. Ad Athens ci sono i Rem ma non arriverei a tanto (voglio dire, Athens!). Quindi ci toccherà proprio andare a Umbertide, almeno una sera o due.
E se mi comprassi un paio di scarpe, a distanza di quasi due anni dall'ultima volta in cui ho compiuto un atto del genere? Mia madre sarebbe contenta. Vedremo.
E se stasera andassi a mangiare ai Castelli con Nasic? Certo, Bozzi non potrebbe venire, visto che abita dalla parte opposta del mondo (non di Roma, Roma è lontana da dove abita lui).
E se stanotte avessi sognato Berlusconi dal vivo, e di dargli una pacca sulle spalle passandogli vicino, disprezzandolo?
Se non collezione almeno 5 commenti a questo post chiudo il blog.
V'ho avisato.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

oh, ma sta calmo! me pare che abbia ingranato, scrivi tutti i giorni come nemmeno ai tempi d'oro di diabloggando...uno scrive per farsi leggere mica per avere dei commenti...
i non-voglio-che-clara furono davvero una noia mortale, mamma mia
ma a perugia non c'è niente per rockando l'umbria?

giovanni dozzini ha detto...

pattina! lo sai che il mio egocentrismo ha bisogno di riscontri, ogni tanto. perugia quest'anno s'è chiamata fuori. tutto a umbertide, che il capoluogo ha pochi soldi e meno voglia di investire nel progetto. ma poco male, in fondo. una gitarella in alto tevere non fa mai mal. vero fornaia?
molti baci, pat

Anonimo ha detto...

Ha ragione la Pattybella,

magari evita di intitolare post come questi con etichetta "musica".

ai castelli ce voio veni pure io

Anonimo ha detto...

un bacio a gabitobellolui

che in una sola frase ha concentrato il massimo delle lusinghe per me:"ha ragione" e "bella"

Anonimo ha detto...

Le gitarelle vicino me piaceno sempre, quelle dove bisogna viaggiare una quarantina di minuti al massimo, il tempo di arrivare alla darsena. Comunque questo è il quinto commento e salvo il blog, tiè, me ne vanterò a lungo, credo. Dai perturbazione proverò ad esserci, ma i concerti che voglio sono queli di Chicago. Saul è molto più di quanto possa chiedere una qualsiasi città del nordamerica, molto molto di più. Se non avessi tutto questo sonno scriverei un paio di righe, ma lo farò dmattina, domani...

Anonimo ha detto...

ma se tu chiudi io muoio di solitudine! fortuna il tuo blog e quello di fochi sui quali scrivo spesso.. sennò sarei sempre sola!ma soprattutto non culturalmente aggiornata.

Tanto per gradire stamattina mi sono svegliata piangendo perchè l'ho sognato di nuovo..c'ho un mal di stomaco da primato.che palle.
vabeh..oggi lavoro solo fino alle 13 che stasera parto per NewCastle da Viola..rientro martedì e faremo un salto anche a edimburgo..
ci vediamo il prossimo weekend per la raccolta soldi Cecilia. Ricordatevi! bacio
mg

Personaggio Narrante ha detto...

cazzo giò, JON (senz'acca) spencer? Ma quello dei Jon Spencer Blues Explosion? ma davvero? ma questo è un grandissimo nome, altroche cazzi! Ho due cd suoi un fuori di testa fantastico!

Anonimo ha detto...

perdone per l'acca, pamping. è lui, è lui (è gianni bui).
l'etichetta, gabindo, è musica tutta la vita (come direbbero qui).
e tu, little briakels, divertete oltremanica. affanculo i mal di stomaco, vedrai che artorni un gingillino. e saluta la viola!
infine, fornaia, non posso che concordare su chicago. anche se da piccolo l'associavo ai bulls di michele giordano, e me stava sulle palle. come cambiano, i tempi...